Canali Minisiti ECM

Il cervello delle donne invecchia più lentamente

Neurologia Redazione DottNet | 05/02/2019 12:38

E' di tre anni più giovane rispetto a quello maschile

Il cervello delle donne invecchia più lentamente e, a parità di età, è almeno tre anni più giovane rispetto a quello maschile. Lo indica la ricerca condotta nell'Università di Washington a St. Louis e pubblicata sulla rivista dell'Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti, Pnas. Il risultato, basato sulla scansione del cervello di 205 persone, potrebbe spiegare perché le donne tendano a essere meno vulnerabili degli uomini alle malattie neurodegenerative che insorgono con l'età.  Il carburante principale del cervello sono gli zuccheri, ed è noto che il modo in cui vengono utilizzati cambia con il passare degli anni, mentre si sa pochissimo delle differenze metaboliche tra maschi e femmine. "Stiamo iniziando a capire come diversi fattori legati al sesso influenzano l'invecchiamento del cervello e la vulnerabilità alle malattie neurodegenerative", osserva il coordinatore della ricerca, Manu Goyal. "Analizzare il metabolismo del cervello - prosegue - potrebbe aiutarci a capire alcune delle differenze che appaiono tra uomini e donne quando si invecchia".  

Utilizzando la Tomografia e emissione di positroni (Pet), una scansione che dà informazioni sul funzionamento del cervello, è stato misurato il flusso di ossigeno e glucosio nel cervello di 121 donne e 84 uomini di età compresa fra 20 e 82 anni. Successivamente un sistema di intelligenza artificiale, addestrato a mettere in relazione l'età anagrafica e quella 'metabolica', ha indicato che il cervello delle donne è in media 3,8 anni più giovane rispetto a quello maschile. La differenza è stata rilevata a tutte le età, a partire da 20 anni.   "Non è il cervello degli uomini a invecchiare più velocemente: in realtà gli uomini raggiungono l'età adulta circa tre anni dopo le donne e questa differenza persiste nel corso della vita", spiega Goyal. "Non sappiamo ancora il significato di questa scoperta, ma penso - aggiunge - che potrebbe essere il motivo per cui le donne sono meno suscettibili al declino cognitivo in età avanzata: il loro cervello è effettivamente più giovane".   In questa direzione è appena iniziato un nuovo studio, volto a capire se le persone con un metabolismo cerebrale più attivo hanno meno probabilità di sviluppare problemi cognitivi. 

pubblicità

fonte: pnas

Commenti

I Correlati

Presentata indagine Irccs Mario Negri-Aisla su sclerosi laterale amiotrofica

A cominciare dalla prevenzione e dalla diagnosi della malattia, ecco i temi al centro del congresso annuale della Fism, la Fondazione dell'Associazione Italiana Sclerosi Multipla

Dalla comunità dei geriatri parte anche l’appello alla politica per aggiornare il Piano Nazionale sulle Demenze, fermo al 2014 e senza riferimenti alle RSA, nonostante il 70% delle 350mila persone ricoverate abbia una qualche forma di demenza

Questi sviluppi stanno cambiando radicalmente l'approccio terapeutico, migliorando notevolmente la qualità della vita dei pazienti

Ti potrebbero interessare

Presentata indagine Irccs Mario Negri-Aisla su sclerosi laterale amiotrofica

A cominciare dalla prevenzione e dalla diagnosi della malattia, ecco i temi al centro del congresso annuale della Fism, la Fondazione dell'Associazione Italiana Sclerosi Multipla

Dalla comunità dei geriatri parte anche l’appello alla politica per aggiornare il Piano Nazionale sulle Demenze, fermo al 2014 e senza riferimenti alle RSA, nonostante il 70% delle 350mila persone ricoverate abbia una qualche forma di demenza

Questi sviluppi stanno cambiando radicalmente l'approccio terapeutico, migliorando notevolmente la qualità della vita dei pazienti

Ultime News

Indagine Groupama, cresce l'importanza di altre figure

La prevenzione visiva, non solo come mezzo di risparmio economico, ma come beneficio per tutte le fasce d'età, sin dai primi giorni di vita, diventa un pilastro essenziale

La proposta di legge di iniziativa dell’On. Roberto Pella è stata approvata il 28 maggio in Commissione Affari Sociali della Camera, ed è stata calendarizzata per la votazione in Aula

Il fondo immobiliare che realizzerà le case "spoke" le affiderà ai medici interessati in affitto o in leasing